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Nei nostri articoli precedenti abbiamo talvolta fatto riferimento all’ARERA in riferimento ai prezzi di luce e gas, ma chi è in effetti? Perché diciamo che, in larghissima, parte dipende da lei la spesa delle nostre bollette?

Chi è L’ARERA?

La prima cosa da sapere è che ARERA è un acronimo che sta per “Autorità di regolamentazione per Energia Reti e Ambiente” e che deriva dalla vecchia AEEG, Autorità per l’energia elettrica ed il gas.

AEEG appare nel 1995, figlia della decisione di liberalizzare finalmente il settore dell’energia elettrica e del gas naturale. Il passaggio dai monopoli, presenti nella maggior parte dei paesi dell’Unione, al mercato libero non è stato semplice e per questo si è resa necessaria la creazione di un ente come AEEG.

Il suo compito consisteva nel tutelare gli interessi dei consumatori e promuovere la concorrenza, oltre ad un’attività di regolamentazione e controllo sulla qualità e l’efficienza dei servizi forniti dalle nuove società.

Cosa fa oggi l’ARERA?

I compiti dell’Arera in questo momento si sono ampliati, assumendo al contempo confini più definiti. Vediamo nello specifico di cosa si occupa:

  • Controlla la pubblicità e la trasparenza delle condizioni di servizio;
  • Regolamenta i livelli minimi di qualità dei servizi, sia per la parte tecnica che per quella contrattuale;
  • Accresce i livelli di consapevolezza, tutela e informazione dei consumatori;
  • Promuove la concorrenza e incentiva adeguati standard di sicurezza negli approvvigionamenti;
  • Lavora per spingere l’uso razionale dell’energia, con particolare attenzione alla diffusione di misure per lo sviluppo sostenibile e l’ottenimento dell’efficienza energetica.

Quelli visti finora sono i compiti che potremmo definire educativo-istituzionali e che ancora non impattano veramente sulla bolletta.

Passiamo, allora, a quelle competenze che potranno farvi vedere quanto invece l’ARERA sia determinante sul piano della spesa:

  • Decide le tariffe per l’utilizzo delle infrastrutture, garantendone anche la parità d’accesso;
  • Definisce trimestralmente le condizioni economiche per coloro che non sono ancora passati al mercato libero;
  • Monitora e vigila, insieme alla Guardia di finanza ed altri enti preposti, su qualità del servizio, accesso alle reti, incentivi per le fonti rinnovabili etc;
  • Impone sanzioni e, successivamente, può accettare proposte delle imprese per ripristinare gli interessi lesi;
  • Definisce provvedimenti tariffari e raccoglie informazioni e dati riguardanti i servizi idrici.

 

Insomma, non serve leggere molto tra le righe per comprendere quanto questo ente sia decisivo. Non è certo nostro compito giudicare quanto faccia bene o meno il suo lavoro, ma quantomeno adesso sapete con chi prendervela quando leggete articoli come questo: “Bollette in aumento da gennaio 2021

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